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omessi versamenti

La L. 28.12.2015, n. 208, all’art. 1, c. 133 (Legge di Stabilità 2016) prevede l’anticipazione, al 1.01.2016 (rispetto al 2017), del nuovo regime delle sanzioni tributarie introdotto dal D. Lgs. n. 158/2015.

canone rai

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto la riduzione a € 100,00 dell’importo del canone annuo RAI per il 2016. È confermato che il canone ordinario è dovuto da chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive.

Le giovani coppie costituenti un nucleo familiare composto da coniugi o da conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno 3 anni, in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni, acquirenti di unità immobiliare per abitazione principale, beneficiano di una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute per l’acquisto di mobili ad arredo della medesima unità abitativa.

È vietato il trasferimento di denaro contante, di libretti di deposito bancari o postali al portatore, nonché di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a € 3.000,00 (anziché € 1.000,00).

Al fine di promuovere forme di occupazione stabile, ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e con riferimento alle nuove assunzioni concontratto di lavoro a tempo indeterminato, esclusi i contratti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico, decorrenti dal 1.01.2016 con riferimento a contratti stipulati non oltre il 31.12.2016, è riconosciuto:

Per l’anno 2016 la misura del canone di abbonamento alla televisione per uso privato è pari, nel suo complesso, all’importo di € 100,00 (anziché € 113,50).

Sono ripartiti anche quest'anno gli incentivi alle imprese per realizzare interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dal 1° gennaio 2016 chi intende aprire una partita IVAdeve prestare molta attenzione alle nuove regole sui contributi previdenziali INPS, gestione separate professionisti senza cassa o gestione artigiani e commercianti. 

Le imprese italiane lo chiedevano a gran voce da anni: usare i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione per chiudere i conti con il fisco. Da domani e’ possibile effettuare la compensazione tra le somme dovute dalle amministrazioni pubbliche e gli importi dovuti per versare al fisco quanto dovuto con l’ accertamento con adesione, l’ acquiescenza o la conciliazione giudiziale, cioè con tutti gli strumenti che alleggeriscono il contenzioso tributario. L’ Agenzia delle Entrate ha infatti reso noto il codice tributo che consente la compensazione, che diventa cosi’ operativa.

Il codice tributo consentirà di utilizzare in un modo nuovo i crediti «certificati» vantanti dai contribuenti nei confronti delle amministrazioni pubbliche. L’ operazione, per la quale sarà necessario utilizzare un apposito modello F24, permetterà al contribuente di «pagare» i debiti derivati da « istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso», un giro di parole per indicare le modalità che il contribuente ha di accelerare pagamenti con il fisco: dall’ accertamento con adesione, all’ adesione al processo verbale di constatazione, dall’ adesione agli inviti dell’ Ufficio, all’ acquiescenza, fino alla definizione agevolata delle sanzioni, alla conciliazione giudiziale e alle mediazioni.

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