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Partite IVA 2016: nuove regole sui contributi previdenziali INPS

Partite IVA 2016: nuove regole sui contributi previdenziali INPS

Dal 1° gennaio 2016 chi intende aprire una partita IVAdeve prestare molta attenzione alle nuove regole sui contributi previdenziali INPS, gestione separate professionisti senza cassa o gestione artigiani e commercianti. 

La Legge di Stabilità 2016 ha infatti sostituito il vecchio regime dei minimi con unica opzione agevolativa disponibile: il regime forfetario.

Qui di seguito le principali novità previdenziali previste in materia di contributi per le nuove partite IVA 2016.

Partita IVA 2016 regime forfettario, attività di servizi:INPS gestione separata o cassa professionale

In linea generale, le attività non suscettibili d'iscrizione alla Camera di Commercio sono soggette a due possibili gestioni previdenziali:

  • - gestione separata INPS professionisti senza cassa, per coloro che non svolgono un’attività professionale non avendo l’obbligo o semplicemente non essendo iscritti ad alcun albo professionale;
  • - cassa professionale di riferimento, per coloro che svolgono un’attività professionale soggetta all’iscrizione ad un apposito albo.

Partita IVA 2016: aliquote INPS gestione separata professionisti senza cassa

Per i contribuenti che decidono di aprire una partita IVA per svolgere attività di servizi professionali soggette a iscrizione alla gestione separata INPS professionisti senza cassa occorre distinguere due situazioni:

  • - soggetti non iscritti ad altra gestione previdenziale e/o che non percepiscono altri trattamenti pensionistici;
  • - soggetti iscritti ad altra gestione previdenziale e/o titolari di reddito da pensione.

I soggetti non iscritti ad altra gestione previdenziale e/o che non percepiscono altri trattamenti pensionistici saranno assoggettati all’aliquota del 27,72% sul reddito fiscale dichiarato.

Reddito fiscale=Fatturato*coefficiente di redditività

I soggetti iscritti ad altra gestione previdenziale e/o titolari di reddito da pensione, invece, saranno assoggettati all’aliquota INPS ridotta e pari al 24% sul reddito fiscale dichiarato e determinato come detto sopra.

Partita IVA, regime forfetario 2016: contributi INPS artigiani e commercianti

I contribuenti che, infine, decidono di aprire una partita IVA con il regime forfetario 2016, avendo l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio, devono iscriversi alla gestione separata INPS artigiani e commercianti.
Per tali contribuenti il minimale contributivo è ridotto del 35%, a differenza di quanto previsto per coloro che avevano deciso di aprire una partita IVA nel 2015: per questi ultimi non era previsto il pagamento del minimale contributivo.
Di conseguenza, coloro che sono nel regime forfetario dal 2015 ritorneranno a pagare, dal 2016, il minimale contributivo ridotto del 35%.

In altre parole, gli artigiani e i commercianti che operano nel forfettario dovranno osservare le scadenze ordinarie (16 maggio, 16 agosto, 16 novembre, 16 febbraio) per il versamento dei contributi sul minimale (ridotto del 35%).
Successivamente, dovranno verificare, in sede di Modello UNICO 2017 Redditi 2016, se il reddito “forfettario” (ottenuto applicando al fatturato il coefficiente di redditività relativo) sia maggiore o inferiore al “reddito minimale” ridotto del 35% e fissato dall’INPS per il 2016. 
A fine anno il reddito forfettario potrà essere:

  • - inferiore al minimale, in questo caso il contribuente non dovrà versare alcun saldo e acconto;
  • - superiore al minimale, in questo caso il contribuente calcolerà il saldo dovuto sulla parte di reddito eccedente applicando l’aliquota prevista per il 2016 ma ridotta del 35%.

Si rimane comunque in attesa della circolare INPS 2016 sulla gestione separata per i contributi previdenziali delle nuove partite IVA, per verificare se tale interpretazione letterale della norma (prevalente tra i professionisti del settore fiscale) verrà confermata.

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